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Bioarchitettura: sfatiamo i luoghi comuni sul legno

La bioarchitettura ha cambiato l’idea che, un po’ per abitudine, un po’ per cultura, la casa più resistente e sicura sia quella costruita in edilizia tradizionale, con calcestruzzo e acciaio.

Bioarchitettura

La bioarchitettura ha cambiato l’idea che, un po’ per abitudine, un po’ per cultura, la casa più resistente e sicura sia quella costruita in edilizia tradizionale, con calcestruzzo e acciaio. Quello che non si considera invece, è che il legno per sua natura è quattro volte meno pesante del cemento e ha una buona resistenza statica, che rende possibile la costruzione di edifici con minore massa rispetto ad analoghe strutture in cemento armato. La minore massa consente poi un aumento della sicurezza antisismica e permette in molti casi la sopraelevazione di edifici esistenti, senza interventi sulle fondazioni e con cantieri molto più puliti, meno rumorosi e con minore produzione di rifiuti.
 

Tra le proprietà intrinseche di questo materiale c’è poi l’ottima resistenza alla trazione, alla compressione e alla flessione, a differenza del laterizio e del cemento che necessitano dell’integrazione del ferro per resistere. Pochi sanno che il legno, sia lamellare che massello, può garantire una sicurezza al fuoco pari alle strutture in muratura e superiori alle strutture in cemento armato. Le prestazioni di materiali come l’acciaio e il calcestruzzo decadono velocemente con il calore prodotto durante un incendio.
Una credenza da sfatare è quella secondo cui le costruzioni in legno avrebbero una durata inferiore rispetto a quelle tradizionali e richiederebbero manutenzioni continue. Ciò può forse essere vero per una staccionata o per costruzioni non opportunamente realizzate, ma se i procedimenti di produzione del legno e la costruzione sono adeguati, il prodotto può durare secoli.
 

In un mondo in cui i temi della sostenibilità e dell’ecologia sono molto sentiti e coinvolgono un numero di settori sempre maggiore, pensare al legno come il materiale costruttivo per eccellenza, in termini di impatto ambientale e di proprietà meccaniche, risulta ancora difficile, soprattutto nel nostro Paese. Eppure, con la giusta informazione e sfatando alcuni dei più frequenti luoghi comuni, è possibile risvegliare l'interesse del settore della bioarchitettura, dimostrando gli effettivi benefici derivanti da un incremento del suo impiego, legato a una conseguente diminuzione nell'uso del calcestruzzo armato.